Wine cup: il commento dei partecipanti

Rieccoci…! e dopo aver pubblicato l’articolo sul torneo del Vino di Mareno di Piave svoltosi nello scorso weekend… ecco le impressioni e i messaggi che i nostri miniarbitri e i due istruttori coinvolti hanno voluto lasciarci:

In primo luogo vorrei esprimere la mia felicità anche solo per il fatto di aver avuto l’occasione di poter partecipare come miniarbitro a questo torneo. Ho potuto infatti sfruttare questa opportunità per migliorarmi facendo arrivare la mia tecnica ad un livello superiore. Dal punto di vista umano invece ho trovato dei nuovi amici con cui mi sono divertito in questi giorni e che spero di rivedere in futuro.
 
Matteo Blasio (Ponte nelle Alpi)

In queste poche righe vorrei scrivere le sensazioni e le emozioni che ho provato in questo breve torneo. Durante le partite mi sembrava di essere tornato a scuola! Mi sono soffermato soprattutto ad osservare gli istruttori e i colleghi e ho visto quanto impegno tutti ci mettevamo in quel che facevamo. Mentre l’istruttore spiegava cercavo di seguire il più possibile i piccoli “trucchi” ma anche i grandi insegnamenti. Mi è piaciuto molto essere in un piccolo gruppo per aver avuto la possibilità di conoscere bene nuove persone.

Pierpaolo Vitiello (Paese)

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Questo torneo è stata un’esperienza nuova per tutti. Siamo cresciuti molto sia tecnicamente (come miniarbitri) sia personalmente: credo che fare un torneo insieme a persone che non si conoscono sia utile per instaurare nuove amicizie, che si spera non terminino con la fine del torneo ma che restino tra noi dei rapporti duraturi. Quando poi in campo il nostro collega non sarà più uno “sconosciuto” ma un nostro amico (magari proprio perché lo abbiamo conosciuto in uno di questi tornei) faremo sicuramente un lavoro migliore insieme. La speranza è quella di vivere più tornei di questo tipo dove ci si conosce anche fuori da ciò che è il nostro lavoro perché così potremmo migliorarci tutti assieme.

Federico Foffano (Casale sul Sile)

In questi 3 giorni passati insieme non mi sono mai sentito solo, ne in campo, ne fuori dal campo, grazie ai miei compagni ed agli istruttori. Spesso rischiavo di trovarmi in difficoltà, tuttavia con il tempo non è più successo. Il clima tra noi miniarbitri non è mai stato troppo serio: certo in campo la serietà era richiesta, ma non ho mai passato momenti caratterizzati da tristezza e noia. Oltretutto la stanchezza non era abbastanza per crollare sul letto addormentato. Quindi, secondo me, è stata una fortuna aver avuto la possibilità di conoscere gente con cui confrontarmi e di staccare dalla solita vita: diciamo che questo torneo ha portato un po’ di movimento nelle giornate. Stare poi con i compagni, ridere, scherzare, lavorare insieme a loro mi è sembrato semplice e naturale, quasi se ci conoscessimo già da tempo. Questa è proprio la cosa strana: noi non sapevamo chi fossero gli altri miniarbitri (non ci avevo mai parlato assieme ed altri non li avevo nemmeno mai visti). Vedo perciò l’esperienza come positiva, da ripetere (se possibile con Andrea e Giulio, che portano un sacco di allegria nel gruppo).

Matteo Chech (Mogliano V.to)

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Durante il torneo ed in particolare durante le gare disputate si è creato un ottimo clima tra istruttori e miniarbitri che ha permesso un miglioramento dal punto di vista tecnico.  Ringrazio quindi Andrea Zangrando e Giulio Marconato per avermi fatto partecipare a questa bella esperienza.

Matteo Stabile (Fonte)

In questa esperienza abbiamo fatto (in particolare io) molti progressi dal punto di vista della tecnica arbitrale e per questo mi sento cresciuto molto. Mi sono tolto molti “quesiti” che, pur essendo per molti “ovvi”, erano da me trascurati. Ci sono state situazioni che mi hanno fatto capire veramente che ambiente è quello della pallacanestro facendomi vivere momenti speciali sia dal punto di vista tecnico che da quello umano. Spero di fare nuovamente un’esperienza simile così da potermi migliorare ancora negli errori e poter imparare nuovi consigli da colleghi miniarbitri e da istruttori.

Giovanni Zurlo (Castelfranco V.to)

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Sicuramente la “WineCup” è un torneo “piccolo” per il numero di squadre e di miniarbitri coinvolti. Questo però mi ha fatto conoscere persone che mai avrei pensato fossero così belle. Infatti, prima dell’aspetto tecnico, ci deve essere un gruppo pronto a sostenersi, aiutarsi e divertirsi insieme. A mio avviso in un torneo più grande più lungo e con più partite si può migliorare di più dal punto di vista tecnico ma in quest’occasione il gruppo ha fatto la differenza in positivo! Io mi sento di dire che questa è stata la miglior esperienza che abbia fatto perché mi sono sentito molto più parte del torneo rispetto ad altri che ho fatto. Posso anche dire che nei campi si è lavorato il giusto e che i consigli dati e scritti dagli istruttori mi fanno capire quanto ancora ho da imparare. L’esperienza è sicuramente da rifare!

Marco Pietrobon (Roncade)

Secondo me questo torneo ha dei pregi e alcuni difetti. I pregi sono che essendo in pochi miniarbitri (8) gli istruttori hanno potuto seguirci meglio e abbiamo avuto la possibilità di conoscerci bene tra di noi. I difetti invece sono che abbiamo arbitrato poche partite e non siamo riusciti ad arbitrare almeno una volta con tutti i colleghi. In questo gruppo mi sono trovato davvero bene ed ho conosciuto nuovi amici (colleghi ed istruttori).

Jim Merlo (Follina)

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Come non essere entusiasti dalle parole dei nostri giovani ragazzi! Io e Giulio ci siamo divertiti tantissimo e, da quanto si evince dalle frasi dei miniarbitri, siamo riusciti nel nostro intento ossia quello di far crescere i nostri fischietti sia dal punto di vista tecnico sia dal punto di vista umano. Progressi tecnici sono stati registrati giorno per giorno in campo ma ancor più sorprendente è stata la rapidità con la quale i ragazzi hanno fatto gruppo (visto che non si conoscevano) creando una vera “squadra”. Speriamo che tutti voi possiate in futuro provare simili esperienze.. ma questo grande premio.. dovete volerlo impegnandovi!

Andrea Zangrando e Giulio Marconato

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