Torneo Wine Cup

Ciao a tutti i lettori del nostro bellissimo sito!

Vi scrivo oggi per raccontarvi quella che è stata una nuova ed avvincente esperienza provata da 8 miniarbitri del nostro gruppo che hanno avuto la possibilità di partecipare alla 9° edizione del “Torneo del Vino” che si è svolto a Mareno di Piave nei giorni 17, 18 e 19 giugno scorsi.

Il torneo, giunto alla 9° edizione, ha visto per la prima volta realizzarsi un progetto formativo di crescita organizzato dal nostro CIA che ha coinvolto 8 miniarbitri: Matteo Chech, Matteo Blasio, Matteo Stabile, Marco Pietrobon, Giovanni Zurlo, Federico Foffano, Jim Merlo e Pierpaolo Vitiello. Ad accompagnare i ragazzi il responsabile miniarbitri Andrea Zangrando e il grandissimo e super disponibile Giulio Marconato.

I giovani fischietti della marca (1 in realtà proveniente dal gruppo “cugino” di Belluno) si sono cimentati nella direzione di 2 gare al giorno, della categoria esordienti, sempre sotto l’occhio vigile di uno dei nostri istruttori. I ragazzi hanno lavorato sui fondamentali dell’arbitro iniziale: correre, muoversi, vedere, fischiare e segnalare.

L’esperienza, non solo valida per la crescita dal punto di vista arbitrale, è stata formativa per i ragazzi anche sotto l’aspetto “umano”. I nostri miniarbitri hanno vissuto 3 giorni distanti da casa e dalle loro famiglie avendo la possibilità di conoscere nuove persone e di divertirsi come solo in queste occasione si può fare.

Un ringraziamento particolare va senza dubbio alla società Rucker Basketball Club e alla signora Sonia Grillo (mamma del nostro miniarbitro Fabio Buso) per la disponibilità nel venire incontro a tutte le nostre esigenze sperando (ma con la sicurezza) di aver ampliamente soddisfatto le aspettative per quanto riguarda la direzione delle partite.

Ora qualche domanda al nostro responsabile miniarbitri…

Andrea, quanto è stata istruttiva per i ragazzi l’esperienza a Mareno di Piave?

L’esperienza è stata utilissima per tutti gli 8 miniarbitri. All’arrivo, venerdì mattina, ci trovavamo davanti a 8 miniarbitri il cui livello tecnico era differente: c’era chi arbitrava da più tempo, chi da meno, chi ha avuto modo di vivere altre esperienze di questo tipo, chi era alla prima “uscita”. Tutti però alla fine della “3 giorni” devono essere contenti per il lavoro svolto e per i progressi fatti.

Possiamo quindi affermare che i ragazzi abbiano lavorare bene?

Benissimo direi.. I nostri ragazzi ogni giorno scendevano in campo motivatissimi e con un grandissima voglia di far bene e di migliorare sulle cose su cui si era lavorato nella partita precedente. Devo dire che in ogni partita del torneo ho visto dei giovani “metterci l’anima” e questo non può che essere rassicurante per la crescita del nostro gruppo.

Com’è stata la vita a Mareno?

Oserei dire particolare.. inizialmente forse traumatica. La prima notte io stesso non sono riuscito a chiudere occhio anche per un solo istante: dormivamo in un oratorio vicino alla chiesa di Mareno di Piave e durante tutta la notte sentivamo le campane del campanile (sito a 20 metri dalle nostre stanze) suonare per 3 volte ogni ora.. esattamente alle 00, alle 05 e alle 30 di ogni ora J Questo però non ci ha demoralizzati, anzi, ci ha fatto passare dei momenti unici! Durante le pause (a mezzogiorno e alla sera) passavamo bellissimi momenti in compagnia dove non mancavano di certo sorrisi, battute e scherzi a raffica…poi come dimenticare le lunghe partite di carte a “Dubito”, “Merda” e “Vegente, Lupi e ….”, e come non ridere nel ripensare ai metodi di accettazione delle partite dell’ultima giornata! Esperienze uniche che solo chi ha passato questi 3 giorni potrà portare nella sua mente…e forse anche nel suo cuore!

Benissimo.. cos’altro ci vuoi aggiungere?

Soltanto qualche ringraziamento.. in particolare, oltre ai ragazzi (ma questo l’ho già fatto nelle righe precedenti), al collega di avventura Giulio Marconato: una grandissima persona che si è resa disponibile (e ci tengo a sottolinearlo: gratuitamente) per far crescere questi giovani ragazzi che hanno grandissima voglia di migliorarsi e che, per questo, meritano tutto il nostro aiuto. Giulio, sebbene non sia un istruttore, ha dimostrato grandissima attitudine a stare e seguire i ragazzi e questo suo impegno è stato sicuramente “ricompensato” dalla felicità dei miniarbitri stessi espressa nell’ultima serata. Spero che in futuro ci possano essere altre persone come Giulio che abbiano voglia di sacrificare 2 ore, 1 giorno, o quanto possono, per aiutarci nel lavoro con i miniarbitri… visto che di sicuro non manca!

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